Il Racconto nel Sabato di Quaresima: STAVA MARIA DOLENTE….il ricordo di una emozione dello Scrittore Romolo Chiancone (Quarta parte)

Peppino era ormai diventato la replica aggiornata di suo padre e dettava a Ulrike le istruzioni per l’uso: «Per i maschietti era previsto un abito grigio… anche per me; il primo completo della mia vita, con tanto di camicia bianca e cravattino… anzi lo scollino, come dicevamo, mica il papillon; e al braccio un bel fiocco di raso bianco con i simboli dell’eucarestia. Se vuoi e se la troviamo, a casa ti faccio vedere la foto ricordo».

! La processione procede e, grazie a una sorta di effetto speciale, di colpo cambia lo scenario: sembra di entrare nel regno delle fiabe e si presenta un drappello di paggetti. O principini? «Ché ognuno qua li chiama a modo suo… papà li spacciava per paggetti» a metà strada fra la corte dei Medici e il regno di Biancaneve: effetto scenico mica male, che commuove e coinvolge le ali di folla ai bordi di strade e piazze. Le piccole e innocenti comparse rendono onore alla Desolata che li segue da presso, e intanto reggono ceste per la raccolta di offerte generose cui la più parte degli spettatori non sa sottrarsi.!

! E dopo i colori, i segni del lutto: «D’ora in poi vedrai che tutti vestono in nero. Guarda i ceri che portano tutte queste donne, di ogni età… guarda lì quelle due, saranno nonna e nipote… hai visto come proteggono la fiamma dei ceri? Non so dirti se quegli aggeggi abbiano un nome preciso, ma quelle coppe di lamiera sfrangiata, come i petali di un fiore… nere pure loro! adesso, chissà, penso che li chiamino flambeaux. Prima, certamente no. Io non l’ho mai saputo se hanno un nome specifico, magari dialettale».

Nota dell’Autore: Fin tanto che scrivevo, la mia mente di tanto in tanto cominciava a vagare fra mille ricordi, e si accaniva nella ricerca del commento finale che, con la massima sintesi possibile, sapesse fotografare il mio stato d’animo.

http://www.romolo.chiancone.eu/doc/stava-maria-dolente-by-romolo-chiancone.pdf

Un particolare ringraziamento a Rossella Inguscio che mi ha concesso l’uso delle sue foto per illustrare questo racconto.

https://m.facebook.com/RossellaIngusciofotografie

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