Il 12 febbraio si inaugura “Facies Passionis” 3^ edizione

L’arcivescovo di Taranto, monsignor Filippo Santoro, e il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, parteciperanno, insieme alle altre autorità e ai rappresentanti di alcune confraternite pugliesi, all’inaugurazione a Taranto, il prossimo 12 febbraio, della terza edizione della mostra “Facies Passionis”, i volti della Passione. La serata inaugurale avrà un prologo alle ore 18 del 12 febbraio nel foyer del Teatro comunale Fusco, in via Ciro Giovinazzi, mentre l’inaugurazione della mostra avverrà subito dopo, alle 18.30, nella chiesa del Carmine in Taranto, con ingresso da piazza Giovanni XXIII.

“Facies Passionis” si terrà sino al 16 febbraio, con ingresso libero e gratuito, dalle 9 alle 22. Nei giorni della mostra, una serie di eventi collaterali animeranno , sia all’interno (esibizione di cori) che all’esterno della chiesa (esibizione di bande musicali col repertorio della Settimana Santa pugliese).  L’edizione di quest’anno è la terza consecutiva ed è dedicata alle “Lacrime Mariane”. Saranno esposti dieci simulacri della Madonna Addolorata provenienti da altrettante città della Puglia, grazie alla collaborazione prestata da confraternite, parrocchie e associazioni religiose. Come ha sottolineato il priore dell’Arciconfraternita del Carmine, Antonello Papalia, nella conferenza stampa di presentazione tenuta nei giorni scorsi (insieme al padre spirituale dell’Arciconfraternita e parroco del Carmine, mons. Marco Gerardo, all’assessore alla Cultura del Comune di Taranto, Fabiano Marti, e a mons. Emanuele Ferro, portavoce dell’arcivescovo di Taranto)  “la mostra quest’anno  è incentrata sui volti dell’Addolorata e quindi del dolore di Maria. Dieci comunità che si trasferiscono dalle loro sedi di appartenenza nella chiesa del Carmine, a Taranto, e che virtualmente si ritrovano in questi giorni per condividere, tutti insieme, la devozione a Maria. Che rappresenta sicuramente un punto di riferimento per tutta la cristianità e per tutti coloro che sono legati ai riti della Settimana Santa”.

“L’Addolorata, nei riti della Settimana Santa – ha detto ancora il priore Papalia -, rappresenta un momento di forte emozione, in quanto ognuno di noi vive un rapporto speciale con quella che viene identificata come la Mamma di tutti”.

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