Crocifissi d’Autore : il crocifisso di Berlinghiero a Lucca

Gesù Cristo crocifisso, detta anche Croce di Lucca, è una croce dipinta, realizzata tra il 1210 ed il 1220 circa, a tempera ed oro su tavola sagomata, da Berlinghiero Berlinghieri (1175 ca. – 1236), proveniente dalla Chiesa di Santa Maria degli Angeli di Lucca, attualmente conservato presso il Museo Nazionale di Villa Guinigi nella medesima città.

La croce dipinta e sagomata è azzurra, decorata ai bordi da una cornicetta con perlinatura e motivi geometrici e floreali; il fondo è in oro.

La croce dipinta e sagomata è azzurra, decorata ai bordi da una cornicetta con perlinatura e motivi geometrici e floreali; il fondo è in oro.

Nella croce, al centro, compare: Gesù Cristo crocifisso con gli occhi aperti, il volto rilassato, il corpo senza spasimi e i piedi sono inchiodati separatamente alla pedana: questo tipo di iconografia, con Gesù vivo e vittorioso sulla morte, viene detta Christus triumphans (in italiano, Cristo trionfante). Inoltre, il Cristo presenta: un perizoma verde, bordato lungo il perimetro da un margine rosso ed uno bruno; l’aureola realizzata a rilievo ed è decorata da gemme in pasta vitrea, segno della grande preziosità richiesta dal committente.

Negli scomparti laterali sono presentate due figure, rappresentati in formato ridotto e pietosamente rivolte verso Gesù: a sinistra: Maria Vergine addolorata, indossa una veste trattenuta da un cordone, mostra con la mano il Figlio, secondo l’iconografia bizantina della Madonna Odigithria, una definizione che significa: Colei che indica la strada (per la salvezza);                        a destra: San Giovanni evangelista appoggia il viso sulla mano in segno di grande dolore, secondo decodificata posa bizantina del dolente.

Nei terminali della traversa della croce sono raffigurati i Simboli degli Evangelisti: a sinistra: Angelo di san Matteo e Toro di san Luca; a destra: Aquila di san Giovanni e Leone di san Marco.

Nei terminali del montante della croce sono raffigurati: nella cimasa: Madonna assunta in cielo tra due angeli; nel suppedaneo: Negazione di san Pietro apostolo: la scena è articolata in due parti dai piedi del Cristo che presentano: a sinistra, san Pietro assiso su di un trono dall’elaborata struttura, che ha vicino ai piedi una brace accesa; a destra, la serva che, fuori dal Sinedrio, lo ha riconosciuto come discepolo di Gesù (Lc 22,54-57).

L’importanza di questo dipinto oltre ad essere legata ad un buon stato di conservazione che ne ha preservato anche l’originario effetto cromatico, è dovuta alla presenza della firma che lo rende un punto di partenza fondamentale per lo studio del pittore lucchese. Infatti, Berlinghiero, firmatario della croce lucchese, fu il capostipite di una famiglia di artisti attivi fra Lucca e Pisa ed autori di altre croci ancora sul territorio.

L’opera, non documentata, non ha una datazione certa, tuttavia gli storici dell’arte sono abbastanza concordi nel ritenerla una prova ancor giovanile del pittore, lontana dunque dall’aggiornamento su modelli giunteschi verificabile negli anni Trenta ed in opere come il Gesù Cristo crocifisso (1230 – 1235 ca.) un tempo nell’Abbazia di San Salvatore a Fucecchio ed oggi nel Museo di San Matteo a Pisa e precedente anche alla Croce di Santa Maria Assunta a Tereglio, attribuita da alcuni studiosi a Bonaventura di Berlinghiero.

(Fonte http://www.luccamuseinazionali.it/it/mostre/un-capolavoro-del-duecento-il-crocifisso-di-berlinghiero-nella-chiesa-di-santa-maria-assunta)

Scheda Tecnica

Autore: Berlinghiero Berlinghieri

Data:   1210 – 1220

Tecnica: tempera e oro su tavola sagomata

Dimensioni: 175 x 140 cm

Ubicazione: Museo Nazionale di Villa Guinigi

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