LE POESIE NEL DIALETTO CANOSINO NELLA SETTIMANA SANTA

Il dialetto di Canosa è un dialetto romanzo (cioè neo-latino), con un sistema fonologico di tipo cosiddetto “napoletano”; il lessico è quasi al 100% di origine latina: in sostanza il dialetto canosino è la continuazione del latino “volgare” parlato dal popolo nell’antica CANUSIUM. Sono comunque presenti alcuni elementi greci sia nel lessico che nella morfosintassi: “ce venève jève cundénde” è una costruzione della frase ipotetica sul tipo del greco antico SE HABEBAM DABAM; nel lessico, oltre al famoso petresîine ‘prezzemolo’, sono di origine greca anche termini come la céndre o la cucchevèsce; si tratta però, al massimo, di una dozzina di vocaboli in tutto. Nella storia linguistica di Canosa, è il bilinguismo tra greco e latino che si è avuto per circa 400 anni in età classica (dal 300 a.C. al I sec. d.C.), come tramandatoci da Orazio nel suo famoso verso “Canusini more bilinguis” Nel tramandare il dialetto canosino vogliamo leggere delle poesie dedicate alla Settimana Santa a Canosa di Puglia, dall’Addolorata e Desolata di autori locali.

La poesia di Antonio Faretina dedicata all’Addolorata della Passione


La poesia di Sante Valentino dedicata al Crocifisso di San Sabino


La poesia di Sante Valentino dedicata alla Desolata


La poesia di Fernando Forino dedicata al Sabato Santo


La Poesia di Antonio Faretina dedicata alla Troccola del Venerdì Santo

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