LA STATUARIA PROCESSIONALE A CANOSA DI PUGLIA

Nella statuaria processionale che sono le singole statue della processione del Venerdì di Passione , della processione dei sette Misteri del Venerdì Santo e della Desolata del Sabato Santo, per dare informazioni relative all’autore, e informazioni storico artistica di ciascuna statua, siano in esse in legno e cartapesta. Nel ripercorrere alcune somiglianze tra le statue canosine e alcune statue di noti scultori pugliesi, tra cui Nicolantonio Brudaglio e Giuseppe Volpe, per cui possiamo offrire un contributo all’attribuzione di due statue canosine: l’Addolorata del Venerdì di Passione a Giuseppe Volpe e il Cristo Morto a Nicolantonio Brudaglio. L’Addolorata canosina del Venerdì di Passione presenta alcuni tratti dell’Addolorata di Giuseppe Volpe della Chiesa Matrice di Ortanova datata 1850. Sono sculture eleganti, il cui volto rivela grande disperazione. Le sopracciglia, sottili, seguono l’espressione sofferente dello sguardo e la bocca socchiusa è sintomo di sgomento per l’affannata ricerca del Figlio. Il nodo che cinge i fianchi del Cristo Morto canosino richiama quello del Crocifisso della Chiesa di S. Angelo a Ruvo di Puglia, una sorta di firma che contraddistingue lo stile dello scultore andriese. Il volto scarno e le ginocchia sanguinolenti evidenziano il confronto tra le due sculture. Il corpo emaciato del Cristo canosino trasmette un’esasperata ricerca anatomica dello scultore, come testimonia l’attesa resa scheletrica dei piedi su cui sono presenti i segni della trafittura del chiodo. La tensione muscolare, in entrambi i casi, appare allentata evidenziando la componente scheletrica. Nella ricerca storica e nel rinvenuto documento nell’Archivio Diocesano di Andria risalente ad una visita pastorale di datazione incerta, abbiamo potuto constatare che le statue raffiguranti i Misteri del Venerdì Santo non sono quelle originali, ma è quasi sicuramente in legno.

Nella schedatura della Statuaria Processionale nelle seguenti statue:

SCHEDA N° 1

Beata Vergine Maria Addolorata del Venerdì di Passione


Oggetto: Beata Vergine Maria Addolorata

Comune e Provincia : Canosa di Puglia (Barletta Andria Trani)

Provenienza: Napoli (provenienza incerta)

Luogo di Collocazione: Rettoria della Passione

Autore: Ignoto autore napoletano

Epoca: Seconda metà del XVIII secolo

Tipologia: Manichino vestito dei relativi abiti

Stato di Conservazione: Ottimo

Descrizione: La scultura dell’Addolorata è composta da un mezzo busto in legno con braccia snodabili ove, attraverso un perno metallico, sono conficcate le mani. L’intero busto, a sua volta, è avvitato a un supporto ligneo, di sezione ovaliforme, la cui struttura cerca di imitare il volume di una veste. La mano destra della Madonna Addolorata si posa sul cuore d’argento su cui è inciso “i figli alla madre”, la sinistra stringe un fazzoletto bianco intriso di lacrime. La statua presenta lo sguardo rivolto verso l’alto poiché l’Addolorata rappresenta la “Stabat Mater” accanto al figlio crocifisso nel momento in cui gli hanno inflitto la ferita nel costato.

Restauro: Nell’anno 2002, ad opera del restauratore Giovanni Boraccesi.

Notizie storico-critiche: La statua con l’altare fu donata da Domenico Fracchiolla, che nel 1870, la famiglia Fracchiolla provvide alla costruzione dell’altare dell’Addolorata dove nel luogo dove polarizzò la devozione canosina per l’Addolorata, che viene onorata con preghiere, settenari e l’organizzazione della processione , che ha largo seguito il venerdì di passione, nel 1886 poiché sulla dedica esistente ai piedi del paliotto dell’altare si legge: “A Maria Addolorata Domenico Cavaliere Fracchiolla”. Le iniziali dell’afferente si ritrovano ancora incise sulla porticina argentea del tabernacolo, che ha a rilievo un cuore trafitto da uno spadino e su incise le seguenti lettere D. C. F., decifrate ci danno Domenico Cavaliere Fracchiolla.
Il canonico Sabino Decorato, padre spirituale della Confraternita del Santissimo, nell’aprile 1887, introdusse la manifestazione che già era patrocinata dalla Confraternita stessa. La struttura lignea della base processionale, realizzata nella seconda metà dell’800 con la tecnica della doratura a foglia oro, presentava uno stato di conservazione precario. Interamente ricoperta da una vernice oro sintetica, nel corso del tempo aveva subito numerosi rimaneggiamenti. Grazie al restauro effettuato da Valerio Jaccarino, è stata messa in evidenza la struttura lignea originale, ormai abrasa e priva della sua doratura.


SCHEDA N° 2

Gesù nell’orto


Oggetto: Gesù nell’orto

Comune e Provincia: Canosa di Puglia (Barletta Andria Trani)

Provenienza: Puglia

Luogo di Collocazione: Chiesa Beata Maria Vergine del Carmelo

Autore: Ignoto cartapestaio

Epoca: fine’800 – inizi ‘900

Tipologia: Unico blocco in cartapesta

Materia: Cartapesta

Stato di Conservazione: Buono

Descrizione: La statua è composta da unico blocco in cartapesta raffigurante Gesù in preghiera nell’orto degli ulivi.

Restauro: 1991-1992 (datazione incerta) ad opera di un cartapestaio putignanese grazie all’interessamento di Monsignor Pasquale Iacobone.

Notizie storico-critiche: Inizialmente le statue componenti la processione dei Misteri erano tre (non siamo a conoscenza di quali fossero), furono fatte realizzare dalla confraternita dei Raccomandati per devozione personale. Durante il giovedì santo, la confraternita compiva il rito della visita delle sette chiese (Ripreso dall’usanza romana delle sette basiliche) con in spalla le tre statue dei misteri, ad ogni sosta visitavano un altare e posavano i simulacri sulle sedie all’esterno della chiesa da visitare.

SCHEDA N° 3

Gesù alla colonna


Oggetto: Gesù alla colonna

Comune e Provincia: Canosa di Puglia (Barletta Andria Trani)

Provenienza: Puglia

Luogo di Collocazione: Chiesa Beata Maria Vergine del Carmelo

Autore: Ignoto cartapestaio

Epoca: Fine ‘800 – inizi ‘900

Materia: Cartapesta

Stato di Conservazione: Buono

Descrizione: La statua è composta dal simulacro del Cristo flagellato alla colonna.

Restauro: 1991-1992 (datazione incerta) ad opera di un cartapestaio putignanese grazie all’interessamento di Monsignor Pasquale Iacobone.

Notizie storico-critiche: Inizialmente le statue componenti la processione dei Misteri erano tre (non siamo a conoscenza di quali fossero), furono fatte realizzare dalla confraternita dei Raccomandati per devozione personale. Durante il giovedì santo, la confraternita compiva il rito della visita delle sette chiese (Ripreso dall’usanza romana delle sette basiliche) con in spalla le tre statue dei misteri, ad ogni sosta visitavano un altare e posavano i simulacri sulle sedie all’esterno della chiesa da visitare.

SCHEDA N° 4

Gesù coronato di spine


Oggetto: Gesù coronato di spine

Comune e Provincia: Canosa di Puglia (Barletta Andria Trani)

Provenienza: Puglia

Luogo di Conservazione: Chiesa Beata Maria Vergine del Carmelo

Autore: Ignoto cartapestaio

Epoca: Fine ‘800 – inizi ‘900

Materia: Cartapesta

Stato di Conservazione: Buono

Descrizione: La statua rappresenta il Cristo deriso e schernito in seguito alla flagellazione

Restauro: 1991-1992 (datazione incerta) ad opera di un cartapestaio putignanese grazie all’interessamento di Monsignor Pasquale Iacobone.

Notizie storico-critiche: Inizialmente le statue componenti la processione dei Misteri erano tre (non siamo a conoscenza di quali fossero), furono fatte realizzare dalla confraternita dei Raccomandati per devozione personale. Durante il giovedì santo, la confraternita compiva il rito della visita delle sette chiese (Ripreso dall’usanza romana delle sette basiliche) con in spalla le tre statue dei misteri, ad ogni sosta visitavano un altare e posavano i simulacri sulle sedie all’esterno della chiesa da visitare.

SCHEDA N° 5

Gesù portacroce


Oggetto: Gesù portacroce

Comune e Provincia: Canosa di Puglia (Barletta Andria Trani)

Luogo di Provenienza: Puglia

Luogo di Collocazione: Chiesa Beata Maria Vergine del Carmelo

Autore: Ignoto Cartapestaio

Epoca: Fine ‘800 – inizi ‘900

Tipologia: Unico blocco in cartapesta

Materia: Cartapesta

Stato di Conservazione: Buono

Descrizione: La statua rappresenta Gesù coronato di spine con in spalla la croce su cui verrà crocifisso.

Restauro: 1991-1992 (datazione incerta) ad opera di un cartapestaio putignanese grazie all’interessamento di Monsignor Pasquale Iacobone.

Notizie storico-critiche: Inizialmente le statue componenti la processione dei Misteri erano tre (non siamo a conoscenza di quali fossero), furono fatte realizzare dalla confraternita dei Raccomandati per devozione personale. Durante il giovedì santo, la confraternita compiva il rito della visita delle sette chiese (Ripreso dall’usanza romana delle sette basiliche) con in spalla le tre statue dei misteri, ad ogni sosta visitavano un altare e posavano i simulacri sulle sedie all’esterno della chiesa da visitare.

SCHEDA N° 6

Veronica

Oggetto: Veronica

Comune e Provincia: Canosa di Puglia (Barletta Andria Trani)

Provenienza: Puglia

Luogo di Collocazione: Chiesa Beata Maria Vergine del Carmelo

Autore: Ignoto cartapestaio

Epoca: Fine ‘800 – inizi ‘900

Tipologia: Unico blocco in cartapesta

Materia: Cartapesta

Stato di Conservazione: Buono

Descrizione: La statua rappresenta la Veronica con fazzoletto con cui ha asciugato il volto di Cristo tra le mani.

Restauro: 1991-1992 (datazione incerta) ad opera di un cartapestaio putignanese grazie all’interessamento di Monsignor Pasquale Iacobone.

Notizie storico-critiche: Inizialmente le statue componenti la processione dei Misteri erano tre (non siamo a conoscenza di quali fossero), furono fatte realizzare dalla confraternita dei Raccomandati per devozione personale. Durante il giovedì santo, la confraternita compiva il rito della visita delle sette chiese (Ripreso dall’usanza romana delle sette basiliche) con in spalla le tre statue dei misteri, ad ogni sosta visitavano un altare e posavano i simulacri sulle sedie all’esterno della chiesa da visitare.

SCHEDA N° 7

Gesù crocifisso sul monte Calvario


Oggetto: Gesù crocifisso sul monte Calvario

Comune e Provincia: Canosa di Puglia (Barletta Andria Trani)

Provenienza: Puglia

Luogo di Collocazione: Chiesa Beata Maria Vergine del Carmelo

Autore: Ignoto cartapestaio

Epoca: Fine ‘800 – inizi ‘900

Tipologia: Unico blocco in cartapesta composto da Gesù crocifisso e ai piedi della Croce Maria Maddalena, la Madonna e San Giovanni.

Materia: Cartapesta

Stato di Conservazione: Buono

Descrizione: Il blocco in cartapesta rappresenta Gesù crocifisso sul monte Calvario, ai piedi della croce, a destra del crocifisso, Maria Maddalena inginocchiata, a sinistra dello stesso, la Madonna e San Giovanni posti in piedi.

Restauro: 1991-1992 (datazione incerta) ad opera di un cartapestaio putignanese grazie all’interessamento di Monsignor Pasquale Iacobone.

Notizie storico-critiche: Inizialmente le statue componenti la processione dei Misteri erano tre (non siamo a conoscenza di quali fossero), furono fatte realizzare dalla confraternita dei Raccomandati per devozione personale. Durante il giovedì santo, la confraternita compiva il rito della visita delle sette chiese (Ripreso dall’usanza romana delle sette basiliche) con in spalla le tre statue dei misteri, ad ogni sosta visitavano un altare e posavano i simulacri sulle sedie all’esterno della chiesa da visitare.

SCHEDA N° 8

Cristo morto


Oggetto: Cristo deposto

Comune e Provincia: Canosa di Puglia

Provenienza: Andria

Luogo di Collocazione: Chiesa Beata Maria Vergine del Carmelo

Autote: Nicola Antonio Brudaglio

Epoca: Metà ‘700

Materia: Legno

Stato di Conservazione: Buono

Restauro: Nell’anno 1999 a cura dell’interessamento di Don Michele Malcangio, ad opera del restauratore Valerio Jaccarino.

Descrizione: Il Cristo morente è adagiato su un supporto bianco sormontato da un baldacchino viola e oro.

Notizie storico-critiche: La statua del Cristo deposto fu fatta scolpire nel momento in cui il Prevosto Tortora concesse il permesso per la costruzione di un oratorio esterno alla Cattedrale, la statua era inizialmente collocata sotto l’altare di legno della confraternita dell’Addolorata alle Croci. L'attribuzione a Nicolantonio Brudaglio del Cristo morto della processione dei sette Misteri del Venerdì Santo è da me accettata attraverso un confronto tra la suddetta scultura di metà settecento e i due Crocifissi di Ruvo di Puglia, decisamente affini nell’anatomia e nel nodo che cinge i fianchi del Cristo, segno distintivo dello scultore andriese individuato dalla professoressa Mimma Pasculli Ferrara.

SCHEDA N° 9

Beata Vergine Maria Addolorata del Venerdì Santo


Oggetto: Addolorata del Venerdì Santo

Comune e Provincia: Canosa di Puglia (Barletta Andria Trani)

Provenienza: Puglia

Luogo di Collocazione: Chiesa Beata Maria Vergine del Carmelo

Autore: Giuseppe Volpe

Epoca: 1850-1860

Materia: Legno

Restauro: Nell’anno 2005 a cura dell’interessamento di Don Michele Malcangio, ad opera del restauratore Valerio Jaccarino.

Stato di Conservazione: Buono

Descrizione: Il manichino vestito raffigurante la Vergine Addolorata presenta lo sguardo rivolto verso l’alto e le mani giunte, coperte da un fazzoletto bianco. Il suo cuore è trafitto da uno spadino d’argento su cui è inciso “Toledo”, informazione che ci fa attribuire l’opera ad un ignoto allievo di scuola spagnola.

Notizie storico-critiche: Anticamente la statua portava il velo o vellum bianco poiché il suo dolore non è causato da scelte personali sbagliate, Maria soffre e si unisce al dolore del Figlio sacrificatosi per salvare l’umanità.

SCHEDA N° 10

Legno Santo


Oggetto: Legno Santo

Comune e Provincia: Canosa di Puglia (Barletta Andria Trani)

Provenienza: Gerusalemme

Luogo di Collocazione: Chiesa Beata Maria Vergine del Carmelo

Epoca: 1800

Materia: Lignum Crucis in teca in argento

Stato di Conservazione: Buono

Descrizione: La reliquia della Croce su cui fu crocifisso Gesù è custodita in una teca in argento a forma di croce. Notizie storico-critiche: La reliquia, portata da Gerusalemme a Roma da San Elena, madre di Costantino il Grande, con il legno della croce (“lignum crucis”), giunta al tempo di Papa Gregorio Magno verso il 590, viene venerata nella Basilica di S. Croce in Gerusalemme a Roma.

SCHEDA N° 11

Beata Vergine Maria Desolata


Oggetto: Beata Maria Vergine Desolata

Comune e Provincia: Canosa di Puglia (Barletta Andria Trani)

Provenienza: Napoli

Luogo di Collocazione: Chiesa di Santi Francesco e Biagio

Autore: Giuseppe Catello

Epoca: La prima statua del 1880, nella seconda statua del 1953

Materia: La Desolata è in cartapesta, l’Angelo e la croce son in legno.

Restauro: Nell’anno 1984 e 1997 a opera dei Prof. Buonaventura e Raffaele Maniello, e nell’anno 2018 a opera dello Studio d’arte e restauro di Jaccarino e Zingaro.

Stato di Conservazione: Ottimo

Descrizione: La statua in cartapesta è composta da un unico blocco raffigurante la Madonna Desolata, col petto trafitto dallo spadino, si posa seduta, quasi su un trono regale; sullo sfondo, a destra, appare la Croce sul Golgota, ad evocare il momento della sepoltura di Gesù. La figura di Maria è sormontata da un angelo che l’accompagna e le sostiene il braccio cadente. La corona di spine, lo spadino e il cuore in argento rappresentano la via crucis, la via matris dei sette dolori di Maria e la devozione popolare. La corona di spine sul petto è quella caduta dal capo di Gesù dopo la deposizione, il cuore rappresenta la devozione dei fedeli con le classiche lettere votive P.G.R. (Per Grazia Ricevuta).

Notizie storico-critiche: Il gruppo statuario venne acquistato nel 1880 attraverso una libera elemosina raccolta da parte della confraternita di Nostra Signora della Salette con sede presso la Chiesa di San Francesco. Promotore di questa iniziativa fu il priore Giuseppe Decorato. La primitiva statua fu commissionata a Napoli alla ditta Giuseppe Catello al costo di 400 lire. Nel 1881 inizialmente si voleva uscire il gruppo il Venerdì Santo ma causa delle opposizioni del consiglio della confraternita del Santissimo, ciò non avvenne. La prima volta che si diede inizio alla processione su il Sabato Santo del 1881, una anno dopo l’acquisto, fu scelto questo giorno perché nessun sodalizio aveva la sua manifestazione. All’alba del Sabato Santo, nelle prime ore della mattina muoveva il corteo e questo perché potesse rientrare prima di iniziare la veglia pasquale che prima della riforma liturgica della Settimana Santa si svolgeva prima di mezzogiorno. Negli anni successivi la statua non venne più accompagnata dal sodalizio della Salette che comunque aveva il diritto della processione, perché fu arrogata da tre sacerdoti: don Biagio Decorato, don Filomeno Basta e don Gaetano Maddalena. La statua in cartapesta leccese sostituisce quella precedente, che raffigura la Vergine con abito e mantello in stoffa, e che l’usura del tempo aveva irrimediabilmente deteriorato. La statua, allestita da artisti ignoti nel leccese, fu donata alla Parrocchia nel 1953 dal benefattore Giuseppe D’Elia. Il tempo, l’umidità, le larve, gli insetti vari, trovati nella nicchia l’hanno deteriorata. Attraverso il restauro si è provveduto, all’interno della statua, all’eliminazione di varie parti di legno e di cartapesta, intaccate dal tarlo; sono state rinforzate tutte le strutture interne, e in particolare si è conferita maggiore resistenza e stabilità alla statua. Il volto in legno, che presentava lesioni, le mani, i piedi, gli abiti e tutti i particolari visibili della Madonna Desolata, dell’Angelo e della roccia sono stati pitturati e ricoperti con sostanza protettiva. Il fercolo, opera datata 1905 e fatto eseguire a devozione dal priore della confraternita di Sam Biagio Alfonso Serlenga è quasi certamente di fattura locale.

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