Le norme per le celebrazioni della Settimana Santa

Il Vescovo, Luigi Mansi: «Anche quest’anno, a causa della pandemia, siamo chiamati a celebrare i misteri della nostra salvezza con restrizioni» , con queste parole Gesù introdusse i suoi al banchetto della cena pasquale, ultima della tradizione ebraica e prima Eucaristia della vita della Chiesa. Custodito e tramandato nei secoli, questo desiderio di Gesù è diventato memoriale della Pasqua del Signore, mistero che celebriamo dispiegato nei giorni del Triduo Pasquale, culmine della Settimana Santa.

Anche quest’anno, a causa della pandemia, siamo chiamati a celebrare i misteri della nostra salvezza con restrizioni, ma ugualmente desiderosi di garantire, per quel che è possibile, la partecipazione in presenza dei nostri fedeli che lo desiderano.

Lo scorso 23 febbraio la Presidenza della CEI ha inviato a tutti i Vescovi una circolare con la quale offre alcune indicazioni per la celebrazione dei Riti della Settimana Santa.

In ossequio a quanto indicato dalla Presidenza CEI e in conformità con le disposizioni emanate il 17 febbraio 2021 dalla Congregazione per il Culto Divino e la disciplina dei Sacramenti, per la nostra Chiesa diocesana dispongo quanto segue:

Celebrazione dei riti della settimana santa in presenza dei fedeli: Anche se è lodevole lo sforzo e l’impegno delle comunità parrocchiali per offrire a tutti la possibilità di vivere le celebrazioni anche “a distanza” con l’uso di strumenti social, va sempre favorita la partecipazione “in presenza”, nel rispetto delle norme per la sicurezza. Pertanto si invitino i fedeli a partecipare attivamente alle celebrazioni.

Luoghi, orari e tempi delle celebrazioni: Tenendo conto che alcune parrocchie non dispongono di aule liturgiche abbastanza capienti, tali da accogliere un numero considerevole di fedeli, si autorizza l’uso di luoghi diversi dalla Chiesa per le celebrazioni (palestre o, se il tempo lo permette, cortili), servatis servandis. Gli orari delle Celebrazioni siano scelti tenendo sempre presente le norme restrittive e assicurando il tempo per l’igienizzazione dei luoghi. Le Celebrazioni siano contenute e sobrie nella durata.

Domenica delle Palme: Per la Domenica delle Palme, la Commemorazione dell’ingresso di Gesù in Gerusalemme sia celebrata utilizzando la seconda forma prevista dal Messale Romano. I fedeli siano invitati a portare con sé i rami di ulivo o palme e si eviti lo scambio degli stessi. In Chiesa si possono preparare cesti con i rami di ulivo con la possibilità di un incaricato che li distribuisce con le dovute precauzioni a chi ne fa richiesta, evitando che ci si serva da soli. Dove si ritiene opportuno si utilizzi la terza forma del Messale Romano, che commemora in forma semplice l’ingresso del Signore in Gerusalemme;

Messa crismale: Quest’anno la Messa Crismale sarà celebrata in Cattedrale mercoledì 31 marzo alle ore 19,00. Perché tale celebrazione sia epifania dell’unità della Chiesa diocesana, pur nel rispetto delle norme, si esortano i Sacerdoti, i Religiosi, i Diaconi e i Ministri Istituiti a partecipare, e si offre la possibilità di partecipare a 2 membri di ogni Parrocchia, Sodalizi Confraternali ed Associazioni e Movimenti ecclesiali. I vari enti comunichino all’Ufficio Liturgico i relativi nominativi entro sabato 27 marzo per ottenere il pass.

Giovedì Santo: messa in “Coena Domini” e adorazione eucaristica: Nella Messa vespertina della “In Coena Domini” si omette la lavanda dei piedi. Al termine della Celebrazione le Specie Eucaristiche siano poste sull’altare maggiore per un momento di adorazione che segue immediatamente la Messa. Onde evitare lo spostamento dei fedeli e il decentramento del Santissimo rispetto all’Assemblea, è opportuno non preparare il Repositorio in altro luogo. La celebrazione dell’Eucaristia e l’Adorazione siano contenute nei tempi, così da favorire il rientro dei fedeli in orari consentiti dalle norme anti pandemia. Subito dopo l’Adorazione il Santissimo viene riposto nel Tabernacolo e le chiese vengano chiuse al fine di evitare lo spostamento dei fedeli tra chiese oltre alla propria parrocchia e di provvedere alla igienizzazione del luogo sacro. Non è in alcun modo consentito moltiplicare Messe. L’Ufficio Liturgico fornirà uno schema per l’Adorazione.

Venerdì Santo e adorazione della croce: Al mattino le chiese siano aperte per la Celebrazione della Liturgia delle Ore, per la preghiera personale e per le Confessioni. Durante la Celebrazione pomeridiana della Passione del Signore, nella Preghiera Universale, riprendendo l’indicazione del Messale Romano (“In caso di grave necessità pubblica, l’Ordinario del luogo può permettere o stabilire che si aggiunga una speciale intenzione”, n° 12), si propone questa intenzione di preghiera: Cel. Preghiamo, fratelli carissimi, per quanti a causa della pandemia, si trovano in situazione di smarrimento: i malati, famiglie in lutto, quanti hanno perso il lavoro e vivono in condizione di disagio sociale. Dio Onnipotente ed eterno, che hai inviato nel mondo Gesù Cristo, Medico delle anime e dei corpi, vieni in aiuto a quanti ti invocano: accarezza con bontà quanti soffrono e sostieni tutti coloro che offrono anche la vita per fasciare le ferite corporali e spiritali delle vittime del coronavirus. E a quanti hanno perso la vita, oggi, come al buon ladrone, sussurra parole di speranza: “Sarai con me in Paradiso”. Per Cristo nostro Signore. L’Adorazione della Croce mediante il bacio sia limitato al solo celebrante, dopo il quale tutta l’assemblea venga invitata a vivere nel silenzio e restando al proprio posto qualche momento di adorazione alla Croce. Di seguito alla liturgia pomeridiana si può celebrare, com’è consuetudine, la Via Crucis nelle chiese parrocchiali, avendo cura che la celebrazione si concluda in orario compatibile per poter partecipare, per chi lo desidera alla Via Crucis Cittadina che, in sostituzione della Processione dei Misteri, per la città di Andria sarà trasmessa da Teledehon alle ore 20.30. Si suggerisce che nelle altre due città della Diocesi si prendano iniziative analoghe.

Sabato Santo, veglia pasquale: Al mattino le Chiese siano aperte per la Celebrazione della Liturgia delle Ore e per le Confessioni, così pure nel pomeriggio.

La Veglia pasquale può essere celebrata in tutte le sue parti come previsto dal Rito, eccetto il Battesimo, in orario compatibile con il coprifuoco. Si suggerisce di celebrare la Veglia non prima delle ore 19,30, così da permettere l’igienizzazione della Chiesa e il rientro dei fedeli entro gli orari consentiti. Il Signore Gesù, Crocifisso e Risorto trasformi per tutti noi e per il mondo intero le ferite di morte in feritoie di vita e di vita nuova.

Un caro saluto a tutti e buona continuazione del cammino di Quaresima».

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